pedagogia: umanesimo


L' umanesimo è un movimento culturale che abbraccia l’intero Quattrocento italiano e che si pensava darebbe l'avvio alla modernità. La tendenza a sempre svalutare il Medioevo cominciò a farsi strada con di alcuni intellettuali (poeti, letterati, eruditi, filosofi) che diffusero critiche verso l'approccio chiuso del Medioevo legato solo alla teologia. Gli umanisti cercavano un pensiero nuovo e una concezione nuova del mondo e della vita. Di fatti l' umanesimo è caratterizzata da diversi fattori. Prima di tutto si ha una
rinascita degli studi classici latini e greci conservati nei monasteri. I grandi auctores romani (Virgilio, Cicerone, Orazio, Ovidio, Tito Livio, per citarne solo alcuni). La conservazione era giustificata perché in esse erano riservate verità teologiche e morali che secondo alcuni trovavano compiuta espressione solo nella fede cristiana. Allora la scoperta dei classici riporta ad una rivalutazione del sapere empirico. Dio non era più al centro della vita quotidiana, ma l'uomo che tra tutti gli esseri dell'universo contiene in sé aspetti migliori e più profondi. Come diranno umanisti quali Pico della Mirandola e Marsilio Prin è un essere che si colloca tra la natura e lo spento, dotato dell'una e della e dinamicamente capace di innalzarsi alle più alte vette dello spirito, come anche di cadere nell'abisso della materialità. Questo è essenzialmente ciò che contrappone la modernità dell'Umanesimo rispetto al Medioevo.

L'educazione umanista consisteva in altre caratteristiche influenzate dalle ultime:

1. la nuova concezione della natura e dell'esperienza, che ha portato direzioni estremamente diversificate, dalla vera e propria ricerca scientifica condotta con il metodo sperimentale alla crescita dell'interesse nei con fronti delle arti occulte;

2. Il "realismo" politico, vale a dire la tendenza a slegare l'agire politico e riflessione filosofica su tale agire dalla morale e dalla religione, segno tra tanti dell'inesorabile tramonto dell'ideale politico cristiano medievale;

3. L' aspetto innovativo dell'intellettuale umanistico era che si mostrava interamente votato alla ricerca del vero al di là di qualsiasi dogmatismo e di ciò che ancora non si conosce. Se la cultura medievale puntava ad una verità assoluta, la cultura umanistico rinascimentale ha promosso un ideale di ricerca continua tendenzialmente senza fine, proiettata nel futuro piuttosto che ancorata alle certezze del passato;

4. La creatività e l'autonomia dell' umanista che  incarna anche per rendere possibile una migliore educazione tra maestro e discepolo.

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