Il giovane karl marx

 Nel 1843 l’Europa è pronta a essere sconvolta da profondi cambiamenti. La rivoluzione industriale hanno contribuito alla creazione di una nuova classe operaia. In Inghilterra, Francia e Germania i lavoratori scendono in piazza per protestare contro le durissime condizioni nelle fabbriche, e gli intellettuali partecipano come possono all'opposizione. Perciò le organizzazioni dei lavoratori su base comunista germogliano.


Il film del regista Peck realizzato nel 2017 basandosi su queste circostanze si chiama "il giovane Karl Marx".

Karl Marx assieme a Friedrich Engels sono i due protagonisti del nostro film e pure i padri fondatori del comunismo. Le loro figure non sono dotti cattedratici che sostengono una teoria di politica economica per certi versi astratta, bensì hanno le fattezze di due giovani scapestrati, inclini alla bevuta e alla risata coinvolgente, che vivono in pieno il proprio tempo e combattono le lotte per l’eguaglianza. Il giovane hegeliano e il figlio “pentito” di un industriale incontrano sul loro cammino vari personaggi importanti fra cui il leader del Bund der Gerechten, noto in Italia come Lega dei Giusti. Infatti le scene centrali del film sono dedicate alla sofferta mossa politica di Marx e Engels di trasformare la Lega dei Giusti in una decisamente più combattiva, la Lega dei Comunisti. Nel suo discorso durante il congresso di Londra nel giugno 1847, Engels espone gli argomenti in favore della nuova Lega criticando soprattutto il punto di vista astrattamente morale e l’ideologia orientata alla conciliazione universale, all’amore e alla fratellanza. 

Uno dei pregi maggiori del film risiede inoltre nell’ampio spazio dedicato alle relazioni intime tra i protagonisti, costitutive per l’attività teorica e politica: il sostegno di Jenny Marx, che va ben oltre il semplice ruolo di moglie devota, la passione di Engels per Mary Burns, che lo spinge a studiare più da vicino le condizioni di lavoro e vita dei lavoratori inglesi.

A distanza di cent' anni gli operai ancora muoiono sul posto di lavoro; gli impiegati vengono sfruttati; a vigere è ancora un sistema di diseguaglianza sociale e di poca meritocrazia.

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